L’igiene intima è un aspetto fondamentale per prevenire fastidiosissime infezioni. La cistite, che però può derivare da moltissime altre cause come l’alimentazione o una mancanza di idratazione, e la candida sono soltanto le più frequenti.
È quindi importante scegliere i prodotti giusti che però, molto spesso, risultano costosi e molto aggressivi. L’acqua borica, o meglio l’acido borico in soluzione al tre per cento, è una soluzione pratica, veloce, efficace, disinfettante e che porta sollievo e benefici immediati.
Esistono diverse modalità di applicazione di questa speciale acqua: è possibile sia fare il classico bidet con acqua tiepida oppure si possono utilizzare dei tamponcini. Sono acquistabili in farmacia e comunemente si trovano in qualunque tipo di farmaco che prevede l’inserimento vaginale in profondità di creme.
Procediamo con ordine: per quanto riguarda il bidet la soluzione ottimale è quella di acquistare l’acido borico in polvere sciogliendolo nella quantità di acqua indicata nel foglietto illustrativo e poi procedere con dei lavaggi. Oppure si può conservare una di quelle classiche pompette utilizzate per le lavande vaginali, sterilizzarla, e poi utilizzarla per degli sciacqui con acqua borica arrivando così in profondità.
Essendo un trattamento molto invasivo, però, è bene non esagerare ricorrendo a questo utilizzo soltanto all’occorrenza. Oppure si possono utilizzare le siringhe per applicazione di creme anali o vaginali. Anche se essendo la soluzione molto liquida potrebbe essere più difficoltoso. L’utilizzo di disinfettanti di tale tipologia è ancora poco nota nonostante chi l’ha provata parli di un sollievo immediato e sorprendente.
Spesso i medici sono ancora scettici, inoltre sono le stesse case farmaceutiche che spendono moltissimo denaro nella promozione di altri medicinali magari meno efficaci. L’acqua borica, in effetti, è una sostanza che costa pochissimo e il business non sarebbe appetibile. Tuttavia i rapporti esistenti tra l’acido borico e l’igiene intima sono infatti ormai noti in tutto il mondo.
L’andamento e gli effetti di questo composto sono in fase di monitoraggio con le donne chiamate ad esporre i sintomi ai propri medici che, a loro volta, li notificano ai rappresentanti farmaceutici. I corretti dosaggi, ovviamente guidati, hanno dimostrato quanto l’utilizzo dell’acqua borica possa essere benefico. Poiché ancora non sono ben note le controindicazioni e, in particolare, i sovradosaggi, questa sostanza è ancora sconsigliata sui bambini.
Come per molti altri trattamenti farmacologici, del resto, anche l’uso ginecologico dell’acqua borica ha talvolta creato delle serie controindicazioni. Non sono mancati casi di vulva infiammata e, addirittura, di vulgovaginite indotta proprio da un eccesso di acido borico. Questo perché dopo una prima applicazione sporadica, provando immediati e importanti benefici, c’è chi eccede con lavande, applicazioni e lavaggi.
Si va così a rompere il microequilibrio vaginale che, in effetti, può essere messo a dura prova anche da prodotti per l’igiene intima con un ph diverso dal dovuto o troppo aggressivi. Insomma, l’igiene intima non è da prendere sotto gamba e in caso di dubbio è sempre meglio chiedere il consiglio di un esperto.